Il nostro punto della settimana

Oltre alla storica decisione della Corte Suprema statunitense che ha rivisto la sentenza Roe v Wade sull’aborto, in Italia, e in Europa, abbiamo vissuto una settimana di intensi giochi politici. L’unica considerazione che possiamo fare sulla sentenza della Corte Suprema è che, per quanto vicini culturalmente, gli Stati Europei non possono più considerare il modello sociale statunitense come una guida. E forse, può essere proprio questa decisione a ricordarci che stiamo finalmente sviluppando un’identità ‘valoriale’ separata da quella ‘americana’, punto che può divenire un terzo polo di pensiero tra Occidente e Oriente.  

Le notizie di cui parliamo brevemente riguardano in primis la politica interna, che si è caratterizzata in questa settimana da una ulteriore frammentazione legata dallo scioglimento del Movimento 5 Stelle, con l’addio del leader Di Maio insieme a 62 fedelissimi. L’impressione è che in questo ultimo anno di governo tecnico i partiti abbiano lasciato da perdere questioni ideologiche (e forse è un bene) per concentrarci sull’implementazione dei fondi europei. Ma siamo alla fine di questa fase.

 Nelle prossime settimane e mesi vedremo, infatti, un tumulto politico costante, in vista delle prossime elezioni a marzo. Probabilmente i temi caldi politici saranno quelli ‘fiscali’ insieme al tema dell’immigrazione. Non avranno la forza di far cadere il governo, che reggerà perché nessun partito si prenderà la responsabilità di farlo cadere.

Il protagonista della settimana è stato sicuramente il Movimento 5 stelle. I retroscena parlano di una telefonata tra Draghi e Grillo, in cui il premier avrebbe cercato di convincere il leader dei grillini a emarginare Giuseppe Conte. L’ex presidente, evidentemente seccato dai rumors, si è recato dal Presidente della Repubblica mettendo in discussione la stabilità del governo.  Il punto che sembra emergere dietro queste scaramucce è che il Movimento 5 stelle è sempre più un partito alla deriva, privo di idee e spaventato da sondaggi che lo vedono emarginato dai giochi. La nostra previsione è che in settimana, in vista di un incontro tra Conte e Draghi, il premier concederà qualche mossa all’ex Presidente del Consiglio per mantenere in vita il governo e farlo viaggiare in maggiore serenità.

Sul territorio:

Su “Giovinotti” abbiamo promosso il bando “L’isola che non c’era”, organizzato dal Dipartimento delle politiche giovanili del comune di Roma. Il bando prevede il finanziamento di 15 eventi culturali in 15 piazze della città(1 per municipio) ed è riservato ad under 30. Un’ottima idea per a) ampliare la vita notturna della capitale che è ‘costretta’ in 4/5 quartieri b) restituire le piazze ai giovani tramite la cultura.

Inoltre, il ministro del Turismo Massimo Garavaglia e il commissario straordinario per il Giubileo e sindaco di Roma Roberto Gualtieri hanno presentato gli interventi del progetto Caput Mundi. Un progetto che stanzia complessivamente 500 milioni per il recupero, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio monumentale di Roma e del Lazio.

Un programma composto da 335 interventi su 283 siti archeologici e culturali, da realizzarsi a cura di più soggetti attuatori: Ministero del Turismo, Ministero della Cultura – con il coinvolgimento delle varie Soprintendenze – , Parco Archeologico del Colosseo, Parco Archeologico dell'Appia Antica, Diocesi di Roma, Regione Lazio e Roma Capitale. Un’occasione più unica che rara per Roma.

 Sul fronte energetico e politica estera

Il 18 maggio, Svezia e Finlandia hanno presentato formale richiesta di entrare nell’Alleanza Atlantica. Naturalmente, i paesi facenti richiesta devono rispettare gli standard politici, militari ed economici per entrare a far parte dell’organizzazione. Inoltre, è necessaria la volontà unanime dei membri dell’alleanza per accettare nuovi stati. L’opposizione è arrivata dalla Turchia, in relazione al supporto dei due paesi alle attività dei curdi (che Ankara considera un’organizzazione terroristica) nel nord della Siria. Tuttavia, a monte del summit della NATO a Madrid che si è tenuto tra il 28 e il 30 giugno, i ministri degli esteri di Turchia, Svezia e Finlandia hanno siglato un memorandum d’intesa per facilitare l’ingresso nell’alleanza atlantica dei due paesi scandinavi. Nel documento, Helsinki e Stoccolma hanno rassicurato Erdogan sull’inasprimento del loro approccio nei confronti dei curdi e di revocare le restrizioni alla vendita di armamenti ad Ankara.

Con l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio, è mutata notevolmente la situazione securitaria dell’Europa. La Finlandia confina con la Russia per circa 1300 km ed è questo che ha spinto Helsinki ad abbandonare una lunga tradizione di neutralità (che caratterizza, peraltro, anche Stoccolma) appena è cominciata la guerra in Ucraina. Anche se, non facendo parte del mondo russo (ruskij mir), risulta improbabile che sia oggetto di un futuro attacco, la percezione del pericolo tra i finlandesi risulta elevata, anche in memoria della guerra d’inverno del ’39-‘40. La Svezia si è mossa in maniera più lenta, nonostante il suo ingresso sia fondamentale per la sicurezza dell’area nordeuropea. D’altra parte, l’inizio della collaborazione militare tra i due paesi risale a ben otto anni fa e si tratta di due sistemi difensivi molto integrati. Pertanto, non avrebbe avuto granché senso l’ingresso di uno solo tra i due.  C’è da dire che Svezia e Finlandia hanno lavorato al fianco della NATO per circa trent’anni, partecipando alle operazioni dell’alleanza atlantica nei Balcani, in Afghanistan e in Iraq. Gli effettivi finlandesi ammontano a circa 20.000 uomini, ma il numero di quasi 250.000 riservisti è degno di nota. D’altra parte, la Svezia conta su circa 25.000 truppe (tra effettivi e riservisti) e 150 navi.

Così facendo si rafforza la presenza atlantica nel Mar Baltico, oltre che nel Circolo polare artico (regione in cui lo sforzo militare e commerciale russo è notevole), area di grande interesse che sarà caratterizzata dalla presenza di soli stati appartenenti alla NATO, fatta esclusione per la Russia.

Sul fronte economia e crypto

Le vendite di token non fungibili (NFT) sono riuscite a rimanere costanti questa settimana, mentre la crypto economy ha registrato ulteriori perdite negli ultimi sette giorni. La settimana precedente sono state registrate vendite di NFT per 152,9 milioni di dollari su 18 blockchain e durante la scorsa settimana sono state eseguite vendite per 154,3 milioni di dollari. Mentre Ethereum ha registrato il maggior numero di vendite NFT questa settimana, la catena ha visto un calo del 9,23% nel volume delle vendite NFT basate sull'etere.

Al momento attuale, sono state registrate vendite di NFT per circa 154.366.090 dollari su 18 diverse blockchain, con un aumento dello 0,96% circa rispetto alla settimana precedente. La collezione NFT Bored Ape Yacht Club (BAYC) ha registrato il maggior numero di vendite tra tutte le collezioni NFT con 13.292.929 dollari di vendite, in aumento dell'1,01% negli ultimi sette giorni.

Nelle ultime 24 ore, il valore di base di BAYC è sceso a 85,99 ETH (90.000 dollari), ovvero l'1,2% in meno rispetto al giorno precedente. Su 158 transazioni, questa settimana BAYC ha visto 99 acquirenti acquistare NFT di Bored Ape.

La seconda collezione con il maggior numero di vendite questa settimana è stata Sorare con 11.293.496 dollari. Le vendite di Sorare sono aumentate del 201% rispetto alla settimana precedente, con 142.903 transazioni e 13.492 acquirenti. Sorare è seguito da Otherdeed, che ha registrato un aumento di circa il 63,65% delle vendite settimanali, pari a 10.112.650 dollari di volume di vendita. Mentre le vendite complessive di Ethereum (107.656.971 dollari) sono state inferiori del 9,23% rispetto alla settimana scorsa, diverse altre blockchain hanno registrato un'impennata nelle vendite settimanali. Fantom ha registrato l'aumento maggiore questa settimana, poiché le vendite di NFT sono aumentate del 10.616% sulla blockchain.

Panini ha registrato un aumento del 228,58%, BNB ha visto un picco del 148,97% e le vendite di NFT della blockchain Flow sono aumentate del 112,53%. 13 delle 18 blockchain hanno visto aumentare le vendite di NFT negli ultimi sette giorni, mentre chain come Ethereum, Palm, Arbitrum, Cronos e OEC hanno registrato un calo. La vendita NFT più costosa di questa settimana è stata Otherdeed 6, venduta per 249,46 eth o 309 mila dollari. Bored Ape 211 è stata venduta per 194,97 eth, pari a 232 milioni di dollari, mentre Bored Ape 2.896 è stata venduta per 166 eth, pari a 205 milioni di dollari. Le cinque vendite NFT più costose della scorsa settimana erano costituite da una vendita di Otherdeed e quattro Bored Ape.

Opensea è stato il primo mercato NFT questa settimana con 113 milioni di dollari di vendite, nonostante le vendite siano diminuite del 17,24%. Opensea è seguita da X2Y2 con 15,33 milioni di dollari di vendite NFT e Magic Eden ha registrato 15,04 milioni di dollari di vendite. Dopo essere stato il secondo mercato NFT per volume di vendite mesi fa, questa settimana Looksrare comanda il quarto mercato NFT in termini di vendite con 7,12 milioni di dollari, in calo del 3,66% rispetto alla settimana precedente.

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